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Storia del kinbaku

Questi cenni storici, sono stati ripresi e tradotti dal libro molto approfondito di Master K “The Beauty of Kinbaku” e pubblicati qui con la sua autorizzazione. Purtroppo non era possibile fare una traduzione completa di tutto il libro su un mezzo meno appropriato per una simile lettura come è internet e quindi si è cercato di offrire in modo più conciso, ma rispettando i punti salienti, il percorso storico che l’autore ha fatto nella sua opera.

Il consiglio, per tutti gli appassionati, è di acquistare tale libro per avere ulteriori informazioni e dettagli su un argomento così interessate e sviluppato con grande cura da Master K.

Per acquistare il libro “The Beauty of Kinbaku” visitate il sito http://www.thebeautyofkinbaku.com/

L’evoluzione della storia del kinbaku è stata divisa in vari capitoli, qui di seguito riportati per comodità:

Titolo capitolo
Contenuti
Il Giappone e le corde
Gli albori del paese e la presenza delle corde nella cultura giapponese fin dal principio
L’hojojutsu e le origini marziali
L’arte marziale da cui deriva il bondage moderno e la sua evoluzione storica nel tempo
Le punizioni, la vergogna e il potere
L’unificazione del paese e l’uso delle corde come metodo di arresto, di detenzione e di tortura
Dalla brutalità all’arte
L’avvento del teatro kabuki e delle rappresentazioni teatrali portarono sul palco scene di cattura e prigionia
Ito Seiu e l’evoluzione del S/m
La nascita dello shibari come pratica erotica e come ricerca storica, artistica e fotografica da parte di Ito Seiu
L’età d’oro delle riviste S/m
Il secondo dopoguerra e la diffusione delle riviste S/m, la nascita dei primi maestri
Lo sviluppo dell’S/m moderno e le nuove riviste
Le nuove tendenze agli inizi degli anni ’70 e l’avvento di nuove riviste che esaltavano la fotografia
L’S/m nei film
La svolta dei Nikkatsu Studios, l’avvento dei pinku eiga (film erotici) e la nascita delle prime star
Il kinbaku ai giorni nostri
I nuovi maestri del kinbaku moderno e l’evoluzione dello stile delle legature

 

2 comments

[…] Certo, dirai tu caro lettore, nel panorama del bondage occidentale esiste un filone anche ben nutrito di appassionati di Damsel in Distress (la damigella in pericolo), con la scena tipica della casalinga americana sola in casa, sorpresa, imbavagliata e imprigionata dal topo di appartamento di turno. E qui i riferimenti culturali della damigella in pericolo possono risalire indietro di secoli, ai miti greci (a partire da Perseo e Andromeda e forse anche prima). Anche nel bondage giapponese, le gesta epiche per liberare la giovane donna catturata dall’anti-eroe raccontate dal teatro kabuki hanno chiaramente ispirato il kinbaku moderno. Ma mentre nelle gesta epiche l’accento è posto sull’eroe che libera la malcapitata di turno, nel Damsel in Distress avviene il contrario, quando la storia si concentra sull’imprigionamento della donna. Avviene così anche per il bondage giapponese? Oggi come oggi no. Ma all’inizio del XX secolo fu attuata da Itoh Seiyu una ricerca stilistica e tecnica proprio sull’hojojutsu (l’arte marziale che prevede l’uso delle corde per immobilizzare l’avversario) del periodo Edo e sui suoi utilizzi come forma di cattura (hayanawa) e di prigionia (onnawa), che ha poi largamente influenzato personaggi come John Willie e Irwin Klaw, padri degli scenari “classici” del damsel in distress. Ma quello era appunto un periodo di pionieri, dove si creava senza avere riferimenti precisi, dove si doveva utilizzare quel poco che si aveva a disposizione e dove (ad esempio negli Stati Uniti del secondo dopoguerra), la figura della giovane donna sola e indifesa (magari con il marito impegnato al fronte) era un’immaginario con cui tutti, chi più chi meno, si erano confrontati dopo due guerre mondiali e a cui Willie e Klaw hanno sicuramente attinto con facilità. Quello della prima metà del XX secolo era anche un mondo sicuramente più duro e brutale e forse l’essere legati e immobilizzati era un destino decisamente più favorevole rispetto a qualunque altra possibilità in caso di aggressione. La consensualità nelle pratiche erotiche era ancora, così come nella vita di coppia tradizionale un concetto aleatorio, vista l’esistenza della figura del padre padrone, i matrimoni combinati e tutto il resto. (per un approfondimento sulla storia del bondage giapponese si veda http://www.scuoladibondage.it/storia-kinbaku/) […]

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